Louis Erard × Konstantin Chaykin Time Eater Tourbillon – Il mostro dal cuore svizzero2 min read

Quando il mostro del tempo diventa… un tourbillon

Il “mostro” è tornato, e questa volta morde più forte. Il Time Eater – creatura a un solo occhio e bocca affamata che Konstantin Chaykin aveva già svelato insieme a Louis Erard – si reinventa con una complicazione da grande orologeria: il tourbillon. La referenza, limitata a 78 pezzi, porta in dote un sorriso appena più largo, ma soprattutto un cuore meccanico che gira vorticoso a vista, quasi fosse la lingua stessa di questa piccola bestia metallica. 

Al polso, la cassa in acciaio lucido da 40 mm non fa nulla per nascondere il suo lato teatrale: l’ora ruota nell’unico grande “occhio”, il minuto è una mano nera biforcuta che pare uscire dalla bocca, mentre il tourbillon a ore sei, incorniciato da denti bianchi, divora i secondi con una lingua rossa in perpetuo movimento. È un quadro cinetico e ironico, ma sostenuto da una base tecnica seria: il calibro BCP T02 a carica manuale, regolatore con tourbillon da 60 secondi e 100 ore di riserva di carica, visibile dal fondello in vetro.

Foto by louiserard.com

Il prezzo – CHF 19 900 tasse escluse – resta sorprendentemente “accessibile” per un tourbillon, soprattutto se si considera l’aura cult che circonda le collaborazioni di Louis Erard. Come nota SJX, è un congedo in grande stile per la saga Time Eater: un addio da fuochi d’artificio, pensato per chi vuole collezionare non solo un complicato svizzero, ma un frammento di narrazione orologiera contemporanea. 

Foto by louiserard.com

Indossarlo significa accettare il gioco di Chaykin: leggere l’ora richiede un attimo di confidenza, ma è proprio quel momento di “decodifica” a rendere viva l’esperienza. E se qualcuno vi chiede perché la bocca dell’orologio si muove, basterà sorridere: raccontare questo oggetto è metà del divertimento.

Foto by louiserard.com

Il Time Eater Tourbillon è dunque più di un’edizione limitata: è la dimostrazione che l’alta orologeria può prendersi sul serio senza perdere la voglia di stupire, e che l’umorismo – quando è sostenuto da un tourbillon regolatore con 100 ore di autonomia – non toglie nulla alla sostanza. Anzi, la esalta.

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