Fleury Manufacture FXR-4: il cronografo che risveglia una leggenda3 min read

Nel panorama dell’orologeria indipendente, ci sono momenti in cui un orologio non solo segna il tempo, ma risveglia un’eco storica, richiama le origini, rende omaggio con tecnica moderna. Il Chronograph FXR-4 di Fleury Manufacture è uno di questi. È la sintesi tra rispetto per le glorie tecniche del passato (penso al Lemania 2310) e la volontà di spingere oltre, senza nostalgia sterile, ma con ferro, ruote, ingegno e anima.

Dietro a Fleury Manufacture c’è Jean-Marc Fleury, che dal 2017 conduce la sua avventura: prima fornitore pure di componenti attraverso Suisse Précision Composants, poi manifattura autonoma che produce movimenti propri, casse, quadranti. Quella base di esperienza è visibile in ogni dettaglio del FXR-4: non è un cronografo che “ricorda” vecchi modelli, è un cronografo che dialoga con la storia, la fa camminare sotto al polso.

Foto by gphg.org

Il cuore del modello è il calibro FM04, movimento meccanico a carica manuale ispirato al Lemania 2310. Ma “ispirato” non significa copia: l’architettura prevede trasmissione cronografica con ruota a colonne, frizione orizzontale, due contatori, ma anche date pointer, indicatore giorno/notte, autonomia di 65 ore nonostante la frequenza sia di 3 Hz, che è modesta ma ben equilibrata per una complicazione del genere. Le modifiche tecniche non sono solo estetiche: contatori leggermente distanziati, dimensioni generose per “respirare”, finiture curate che non si limitano al quadrante.

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La cassa è da 40 mm di diametro, 12,8 mm di spessore, con lug-to-lug che supera i 49 mm, proporzioni importanti ma non esasperate. Materiali variabili: versione in acciaio riciclato o versioni in oro 4N, per chi vuole più calore visivo. Il quadrante è realizzato in ottone satinato, con finitura a spazzolatura orizzontale, i registri incassati a circolo con bordi distinti, indici applicati in acciaio lucidato, lancette principali rotondeggiate, lancette cronografo colorate per dare contrasto.

Anche la filosofia che c’è dietro è sincera: Fleury non è qui per produrre migliaia di pezzi, ma per creare cronografi che parlano a chi sa ascoltare. Edizioni limitate (solitamente 11 pezzi per materiale), produzione su ordinazione, attenzione ambientale (acciaio riciclato), trasparenza nei componenti, personalizzazione possibile nelle finiture. Questo approccio lo rende qualcosa che il collezionista indipendente attende come un rito: non solo “che lo possieda”, ma “che carezzi con lo sguardo”.

Foto by gphg.org

Ma non è un pezzo perfetto per tutti. Leggibilità non immediata come un cronografo semplice, dimensioni generose che al polso piccolo si fanno sentire, prezzo elevato (CHF ~ 91.000 in acciaio, più se oro) che lo pone nella fascia alta dell’indipendenza. E chi ordina deve pazientare: produzione su ordinazione, tempi lunghi, e quel display giorno/notte + data pointer che aggiungono complessità.

Alla fine, ciò che rende il FXR-4 speciale non è solo il cronometro che parte, ma la consapevolezza che dietro ogni parte visibile o nascosta c’è volontà audace, memoria, rispetto e modernità. Il tipo di orologio che ti fa chiedere “perché l’hanno fatto così?” e risponde “perché potevo farlo così”.

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