È tornato un pezzo di storia. Girard-Perregaux, in collaborazione con il Bamford Watch Department, ha riportato in vita il leggendario Deep Diver del 1969. Questo modello iconico viene restituito al presente in un’edizione limitata che fonde il richiamo vintage con la raffinatezza moderna della Maison.

Il Deep Diver originale, noto per la sua lunetta con 14 sfaccettature audaci e un quadrante rosso splendente, rivive oggi in un involucro in titanio grado 5, con una cassa a cuscino da 40,3 × 38 mm e uno spessore di 13,9 mm. È una combinazione perfetta di seduzione estetica e resistenza agli elementi, un tributo perfettamente bilanciato tra patrimonio e contemporaneità.

Il quadrante mostra un’estetica pop e funzionale, con tonalità brillanti di arancione, blu e bianco. Gli indici rettangolari sono trattati con Super-LumiNova blu, mentre il logo “Girard-Perregaux” campeggia a ore 12, accompagnato dalla firma “Bamford” a ore 6. Le due corone – una a ore 2 per la lunetta interna e l’altra a ore 4 per la regolazione dell’ora – ricreano quell’aura vintage senza sacrificare l’usabilità.
Dentro batte il calibro GP03300-2339, un movimento automatico ultra-sottile (3,36 mm) con riserva di carica di circa 46 ore. Il fondello in zaffiro blu, inciso con un tridente, svela un universo di finiture rifinite a mano, dalle côtes de Genève al perlage, passando per la massa oscillante personalizzata.

L’orologio è impermeabile fino a 200 m. Viene consegnato con cinturini in caucciù blu e arancione (entrambi con meccanismo quick-release). È un profondimetro che non teme le immersioni ma conquista anche il polso più urbano.
Questa edizione è limitata a 350 esemplari, con un prezzo stimato intorno ai €16.000 (circa £12.900 o US $15.100).
Horotix racconta il Deep Diver
La storia dell’originale Deep Diver iniziò già alla fine degli anni ’50: nel 1957 Girard-Perregaux presentò il modello 7254, un subacqueo impermeabile fino a 180 metri (100 fathoms), alimentato dal movimento automatico Gyromatic. Ne vennero prodotti solo circa 500 pezzi, rendendolo oggi un pezzo ambito tra i collezionisti.
Poi, nel 1969, arrivò la svolta: la referenza 9108 fu un modello audace, dotato di una cassa a cuscino e di una lunetta a 14 sfaccettature, anticipando la geometria che avrebbe reso celebre il Laureato. Montava un sistema Gyromatic bidirezionale, una rivoluzione per l’efficienza energetica e la precisione del tempo.

Ancora più raro è il Deep Diver 8867, prodotto nella seconda metà degli anni ’60: si stima che ne siano stati realizzati solo circa 1.400 esemplari, sparsi tra le versioni “V” e “W”. Oggi chi possiede uno di questi originali possiede davvero una reliquia orologiera.
Un altro dettaglio affascinante riguarda la referenza del 1971: il quadrante sfoggiava grafiche ispirate alla propaganda spaziale dell’epoca — una fusione perfetta tra stile vintage, cultura pop e tecnologia da immersione — design che oggi ritroviamo nella nuova edizione Legacy.
L’ultima curiosità: il Deep Diver non era solo estetica, ma anche innovazione tecnica. Il sistema Gyromatic bidirezionale replicava i più avanzati meccanismi automatici dell’epoca, mostrando come GP fosse avanguardia meccanica oltre che estetica.
