Rado Captain Cook x Tennis: 40 anni di tempo e racchette4 min read

Ci sono collaborazioni che sembrano fatte solo per il marketing. E poi ce ne sono altre, come questa tra Rado e il mondo del tennis, che profumano di storia vera, di passione coltivata nel tempo e di precisione cronometrica che accompagna la tensione silenziosa di ogni match. Nel 1985, mentre John McEnroe dominava con il suo talento irriverente, Rado faceva il suo ingresso nel mondo del tennis professionistico come cronometrista ufficiale al torneo di Gstaad. Quarant’anni dopo, quella prima stretta di mano si trasforma in un orologio, il Captain Cook x Tennis Limited Edition, che non è solo un tributo, ma una vera dichiarazione d’amore al gioco.

Foto by rado.com

La base è il Captain Cook che già conosciamo e che amiamo: una cassa compatta da 39 millimetri, una forma armoniosa che riprende i diver vintage anni Sessanta, ma qui declinata con gusto contemporaneo e dettagli che fanno la differenza. L’impermeabilità spinge fino a 300 metri e la lunetta, un vero gioiello di tecnologia, è realizzata in ceramica high-tech al plasma, un materiale resistente e dal fascino quasi liquido, che gioca con la luce in modo imprevedibile.

Il quadrante è forse la parte più teatrale dell’orologio. Sfumato dal color ruthenio al bianco, ricorda le transizioni di luce su un campo da tennis all’aperto durante un pomeriggio d’estate. Ma non è solo un effetto estetico. Ai quarti del quadrante – ore 3, 6, 8 e 12 – troviamo quattro piccoli punti in Super-LumiNova giallo scuro che non sono messi lì a caso: indicano i punteggi fondamentali nel tennis, 15, 30, 40 e game. È un omaggio sottile, ma raffinato. La lancetta dei secondi, con la sua punta che ricorda una pallina da tennis, chiude il cerchio con ironia e intelligenza. È il genere di dettaglio che non disturba mai chi cerca eleganza, ma che regala un sorriso a chi ha occhi attenti.

Foto by rado.com

Al cuore di tutto c’è un movimento automatico, il calibro R763 (ETA C07.611 rebrand). È un meccanismo moderno, preciso, bilanciere a 21.600 vph con spirale antimagnetica in Nivachron e una riserva di carica che supera le 80 ore. Rado non l’ha semplicemente inserito come scelta tecnica, ma come garanzia di affidabilità per chi vuole indossare questo segnatempo davvero tutti i giorni, anche lontano dai campi.

Il fondello è un piccolo campo da gioco inciso. Le sue superfici evocano le tre grandi arene del tennis: erba, terra battuta e cemento. E la scritta “Limited Edition, One out of 1985” ricorda sia l’anno d’inizio della storia, sia il numero totale di pezzi prodotti. È una di quelle edizioni limitate che non cercano l’esclusività fine a sé stessa, ma che celebrano con discrezione un legame sincero.

Foto by rado.com

Al polso, il Captain Cook Tennis Edition si porta con disinvoltura. Il bracciale beads of rice in acciaio è comodo, retrò quanto basta, ma ci sono anche tre cinturini NATO in dotazione — verde, blu e arancio — che rappresentano le tre superfici da gioco. Basta un click, letteralmente, per cambiarli: il sistema EasyClip permette di passare da un’estetica all’altra in pochi secondi.

Non è un orologio da tennista. È un orologio da chi ama storie vere, design ben pensato e un pizzico di ironia. Costa poco più di 2.000 euro, ma racconta un mondo fatto di passione sportiva, innovazione materiale e amore per il dettaglio.

E noi di Horotix non potevamo non raccontarlo. Perché amiamo la tecnica, sì, ma ancor di più le storie che trasformano un orologio in un ricordo, una suggestione, una passione. Come una partita epica di Wimbledon guardata da ragazzini, sognando un giorno di impugnare quella racchetta e sentire il tempo scorrere nel silenzio carico del match point.

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