Chopard L.U.C. Quattro Mark IV – Nove giorni di carica, venticinque anni di visione3 min read

A Watches & Wonders 2025 Chopard ha portato sul palcoscenico un’icona rinata. Il nuovo L.U.C.  Quattro Mark IV celebra i venticinque anni del movimento Quattro – uno dei calibri più straordinari dell’orologeria contemporanea – elevandolo con un design più compatto, una cassa oggi di soli trentanove millimetri e un’estetica che unisce rigore tecnico e poesia artigianale. Presentato in platino e in oro etico rosa, il Mark IV richiama immediatamente lo sguardo con il suo quadrante “frosted” a grana finissima, galvanizzato in un blu profondo leggermente cangiante, un fondale su cui le lancette dauphine lucidate e gli indici applicati danzano con una brillantezza sorprendente. Il gioco di riflessi è il frutto di una lavorazione che prevede la micro‑martellatura del metallo, una firma di Chopard che dona vita e texture senza scivolare nell’eccesso.

Foto by chopard.com

L’anima meccanica rimane quella che dal 2000 incanta i cultori del marchio: il calibro L.U.C 98.09‑L, evoluzione del Quattro originario, mantiene la geniale architettura a quattro bariletti sovrapposti in due coppie e sprigiona una riserva di carica di nove giorni pur racchiudendosi in soli 3,7 millimetri di spessore. Il ritmo a 4 Hz garantisce cronometria certificata COSC; il marchio di qualità Poinçon de Genève suggella la finitura manuale dei ponti smussati, dei castoni dorati e dei perlage che si rivelano attraverso il fondello zaffiro.

Foto by chopard.com

Indossato, il Mark IV sorprende per equilibrio. La cassa “bassine” è più larga sulla lunetta che al fondello, un trucco di proporzione che assottiglia visivamente il profilo e migliora la vestibilità; le anse saldate, lucidate in testa e satinate sui fianchi, curvano con decisione verso il polso fermando la distanza lug‑to‑lug a appena quarantasei millimetri. Il risultato è un orologio di carattere, ma pacato, che scivola sotto un polsino e brilla sotto la luce di un aperitivo serale senza mai sembrare fuori luogo.

Foto by chopard.com

La corona a doppia zigrinatura invita al gesto lento della ricarica manuale, un rito ormai raro in un settore dominato dall’automatico; attraverso il suo avvolgimento si percepisce la forza dei quattro bariletti che accumulano quasi due metri di molla. Sull’altro lato il quadrante racconta la potenza di quel cuore con un indicatore di riserva di carica semicircolare a ore sei, enfatizzato da una punta rossa che spezza la cromia blu, e con il piccolo secondi a ore nove che aggiunge un tocco di dinamismo.

Foto by chopard.com

Il prezzo riflette l’ambizione del progetto: la versione in platino sfiora i centomila euro, mente l’oro rosa si assesta intorno ai cinquantamila. Non è un orologio per chi rincorre la novità del momento, ma per chi ricerca un caposaldo di haute horlogerie, un pezzo che condensa venticinque anni di ricerca in un’estetica classica senza tempo.

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